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Succede...

Ve lo dico: sono di parte.
Dalla parte dei Beatles, da quella degli Yankees e quella degli Spandau Ballet.
Ecco perchè ieri sera, sentendo Tony Hadley intonare un pezzo dei Duran Duran, ho sorriso. E poi riso, forte.
Ma questa è una delle magie che compie il tempo quando passa, specie se ne passa tanto.

Succede che Tony è un altro, ma chissenefrega delle guance rosse per l'alcool se canta ancora così a cinquantaquattro anni. Succede che nessuno gli lancia più reggiseni sul palco ma qualche orsacchiotto gli arriva ancora, lui lo raccoglie, lo regala ad un bambino in braccio al padre in prima fila, e la signora accanto gli urla in romanesco: "A' bello ciacioneee!". Succede che canti a squarciagola con i piedi che ti fanno male, a due metri da lui, ma vicino a te non c'è la tua compagna di banco a tenerti la mano sudata dall'emozione, ma tua figlia adolescente che non capisce il tuo entusiasmo ma è lì perché ti vuole bene. Succede che godi, esattamente come allora, ma invece di strapparti i capelli ti stampi sul viso il tuo più bel sorriso, perenne, di gioia e gratitudine.
Per averle vissute certe gioie. Per viverle ancora certe gioie.
Per un concerto ineccepibile, per una voce ancora superba, per un gruppo coi fiocchi.

Bello. Bello. Ancora!



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