No, noi non eravamo anime gemelle.
Quelle sono un'altra cosa. Sono esseri distinti che vivono, agiscono e pensano in modo differente ma sentono le stesse cose, nel profondo e sulla pelle. Entità che vivono la maggior parte delle loro vite distanti pur essendo sempre connessi. Che hanno compagni, figli, case e luoghi diversi, ma stessi sogni, progetti, luoghi del cuore. Che se in questa esistenza non si trovano vagano tutta la vita senza capire cosa gli manca. Le poche che hanno la fortuna di incontrarsi sentono di conoscersi da sempre. Sentono di aver finalmente trovato quello di cui sentivano la mancanza. Entrando di nuovo in risonanza scuotono il mondo, dimostrando la potenza dell'amore, che si crea e mai si distrugge. E quando si lasciano sanno che non succederà mai per davvero.
No, noi non siamo anime gemelle, ma siamo sposi. Due persone che amano l'altro per quello che è, che non vogliono cambiarlo. Che amano l'altro con tutte le proprie forze. Che respirano insieme e insieme costruiscono, cadono e si rialzano. Le anime gemelle non hanno possibilità di scegliersi, gli sposi invece lo fanno, consapevoli e convinti. E con quella convinzione che li contraddistingue scelgono di camminare fianco a fianco, sulle ali degli angeli e nelle fiamme dell'inferno, in terra, dove si sono conosciuti e scelti. Hanno il compito di dimostrare come è possibile creare dal nulla quella vibrazione che dà energia e sostanza. Forse saranno future anime gemelle in un'altra vita, chissà.
Ma io che sono fiamma e sposa so. So che fiamme e sposi bruciano. Ardono e si consumano dello stesso amore. Quello che accende di luce il giorno e che impuntura il cielo, la notte, di stelle.